Il Retro:
Analizzando la parte posteriore del case possiamo già notare alcune belle soluzioni atte a facilitare la vita del futuro utilizzatore. Vista la nostra indole verso l'overclock naturalmente la prima cosa che ci balza agli occhi sono quei due buchi sul retro del case ricoperti con un sottile strato di gomma forato che permetteranno il passaggio dei tubi dell'acqua per un eventuale utilizzo di una WaterStation esterna o anche solo per poter posizionare il radiatore sul tetto del case, consentendo così di poter chiudere il nostro computer.
Sempre sul retro notiamo una bella ventola da 120x120mm che non farà altro che semplificarci la vita e raffreddare al meglio l'interno del nostro case.
Il Tetto:
Alzando gli occhi notiamo un ulteriore ventola posta sul tetto che sfrutterà al meglio la capacità dell'aria calda di salire e quindi smaltirà al meglio il calore prodotto dalla Cpu (che all'incirca di solito si trova in quella posizione).
Questa ventola, sepre di dimensioni generose (120mm) la si può coprire coprire (più che altro per migliorare l’estetica del nostro P182) con una griglia, in materiale plastico ed in tinta con il case.
Struttura Interna:
Togliendo le viti (operazione semplice visto che sono del tipo con pomello) subito ci accorgiamo di un particolare interessante: le parti laterali dei pannelli sono tutte contornate da una guaina di gomma che impedirà eventuali rumori parassiti causati dalle vibrazioni prodotte da dischi, unità ottiche, ventole, ecc. e migliorerà la resa del case da un punto di vista di silenziosità
Una volta aperto notiamo con piacere una solida struttura, creata con molto criterio. La parte più interessante è la divisione tra il reparto scheda madre e alimentatore: si nota infatti la presenza di una paratia che suddivide completamente il case in due parti ben distinte. La prima parte, la più bassa, che contiene l’alimentatore ed un cestello con una capienza di quattro hdd: togliendo il cestello (operazione semplice visto che basta togliere una vite) si possono montare agevolmente i dischi nel cestello. Da notare che per il montaggio dei dischi vengono forniti pure i distanziali in gomma, che consentiranno di assorbire le vibrazioni dei dischi stessi, particolare questo che fa veramente molto piacere.
La seconda zona delimitata dalla paratia, nella parte alta del case, conterrà la scheda madre, i supporti da 5.25” e quelli da 3.5” rimanenti. Anche qui abbiamo la possibilità di togliere il cestello che potrà contenere il floppy e altri due HDD, per un agevole montaggio degli stessi, mentre la parte riservata alle periferiche da 5,25” è ovviamente fissa. Ancorato al cestello dei dischi troviamo un piccolo contenitore, riservato a contenere quei piccoli componenti che “avanzano” al termine dell’installazione o anche piccoli oggetti, viti, cavetti, che è comodo avere a portata di mano (e soprattutto è comodo sapere esattamente dove cercarli in caso di necessità). Questo è un particolare molto interessante e sicuramente molto utile.
Un discorso a parte riteniamo lo meriti la divisione, sopra accennata, del case in due compartimenti che dividono lo spazio in due zone pressoché separate e che comporta la sistemazione dell’alimentatore in una posizione insolita. In effetti guardando bene, questo impone ai flussi d’aria dei percorsi obbligati e quindi facilita e rende più efficiente il raffreddamento. Infatti nella parte bassa l’aria entra dalle bocchette frontali (coperte da filtro), aspirata dalla ventola 12x12 posta tra il cestello dei dischi e l’alimentatore e poi viene espulsa dal retro tramite la ventola dell’alimentatore, mentre nella parte alta le due ventole in alto richiamano aria dal frontale e dalle griglie posteriori, per poi provvedere all’espulsione nella parte alta del case, assecondando la tendenza naturale dell’aria calda a salire verso l’alto
Insomma un sistema veramente “scientifico” di gestire i flussi d’aria all’interno del case, ottimizzati e privi di interferenze tra le varie ventole